Chiedi e ti sarà risposto : le psicoterapie su Skype
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Di recente, all’incirca negli ultimi dieci anni, hanno iniziato a diffondersi modalità psicoterapeutiche impensabili in precedenza ; l’approccio psicanalitico è sempre stato molto lento (per usare un eufemismo..) nell’adattare tecniche, metodi e prescrizioni alla contemporaneità della sua utenza. Dal momento che faccio parte di una generazione più giovane di psicologi, vorrei qui parlarvi della possibilità di effettuare psicoterapie a distanza via Skype (o altri equivalenti software per la trasmissione audiovideo). Esistono punti di forza e criticità, oltre che alcune indicazioni contestuali da sapere prima di richiedere che una psicoterapia sia effettuata senza che il terapeuta e il paziente siano fisicamente prossimi.
- Perché si utilizza Skype (o equivalenti) nelle psicoterapie psicanalitiche contemporanee?
Le possibilità che ci fornisce la videochat a distanza sono molteplici. A grandi linee, si può maggiormente coincidere con gli impegni del paziente, che ha anche la possibilità di scegliere un terapeuta che eserciti anche molto lontano dal luogo in cui si trova al momento. Pensiamo poi alla prosecuzione delle psicoterapie in caso di trasferta del paziente (o del terapeuta), o alla possibilità di aggiungere sedute oltre a quelle effettuate in studio senza necessariamente obbligare ad uno spostamento.
- Sembra tutto molto comodo. Facciamo un esempio pratico dell’integrazione della videochat in un percorso psicoterapeutico già in atto.
Molto bene. Ipotizziamo di lavorare già da un paio di mesi con la paziente Y, che sta facendo buoni progressi, ma che è molto provata dalle sue responsabilità di mamma e lavoratrice. Y ha già manifestato più volte che una sola seduta alla settimana non le basta, ma nessun accordo con l’agenda del terapeuta è stato possibile : quando l’uno aveva disponibilità, l’altra aveva un impegno. Si è appurato congiuntamente che non si tratti di una resistenza al lavoro terapeutico (es. un timore non espresso, una paura non detta, una questione economica non sollevata). Si propone ad Y, quindi, di aggiungere una seduta alla settimana su Skype, inizialmente in via sperimentale per valutarne l’efficacia (che deve essere equivalente a quella di una situazione vis-à-vis) e successivamente in modo regolare. Y può accettare o declinare la proposta, valutando i suoi vantaggi e svantaggi. Risulta però evidente che già la semplice opzione è un movimento in direzione delle esigenze della paziente.
- Facciamo invece un esempio in caso di un percorso psicoterapeutico avviato e mantenuto con il solo contatto in videochat.
In questa situazione, aggiungiamo un livello di complessità dell’intervento. Ogni terapeuta ha le sue regole di setting e si affida alla propria capacità di distinguere quali siano le condizioni che gli permettano di lavorare responsabilmente e serenamente e quali invece risultino controproducenti. Un percorso integralmente avviato e mantenuto con il solo contatto in videochat penso possa essere fattibile solo in ristretti casi. Ritengo imprescindibile che la persona sia fisicamente presente durante i primi colloqui (anamnesi, diagnosi sommaria, valutazione) e, a seconda della problematica, almeno una volta a settimana in studio. In caso contrario si rischia di non cogliere appieno il senso del percorso intrapreso, considerandolo come una mera opzione cancellabile con un clic qualora la voglia e l’impegno vengano meno per il paziente.
- Vogliamo parlare dei vantaggi e dei benefici per il paziente?
I benefici evidenti per il paziente sono sostanzialmente tre : maggiore probabilità di trovare una intersezione tra gli impegni personali e l’agenda del terapeuta, la possibilità di effettuare più sedute alla settimana qualora non fosse possibile presenziare in studio, la garanzia di poter proseguire un percorso già avviato anche in caso di trasferte o assenze.
- Esistono anche svantaggi ad utilizzare Skype per le psicoterapie?
Non parlerei di svantaggi ma piuttosto di controindicazioni. Senza addentrarmi nelle questioni puramente tecniche, posso affermare che ci sono casi in cui la presenza fisica continuativa e duratura nel tempo costituisce di per sé un fattore importante di miglioramento. Anche l’atto volontario di prepararsi e recarsi dal terapeuta hanno un senso specifico da non sottovalutare. Esistono poi aspetti legati alla percezione di utilità dell’intervento, che sono da valutare accuratamente con il paziente, per evitare che la psicoterapia a distanza sia accomunabile ad una qualunque videoconversazione con un amico o parente, e che possa essere annullata all’ultimo momento senza complicazioni.
- Ci sono delle “regole” da concordare quando si decide di effettuare sedute a distanza? Qualche esempio..?
Anzitutto è indispensabile ricordare che la presenza fisica è ineludibile nelle fasi preliminari di valutazione, pianificazione e accordo sugli obiettivi terapeutici. È bene ricordare che l’opzione di effettuare sedute via Skype può non essere conciliabile con la problematica del paziente e devono essere valutati con grande attenzione aspetti legati all’opposizione involontaria che si può manifestare in chi si trovi all’inizio di una terapia (o in una fase molto turbolenta di essa). La videochat si presta meglio nei casi di aggiunta di sedute settimanali e mantenimento della continuità terapeutica a distanza. Le sedute effettuate in videochat hanno le stesse regole di quelle che si fanno in studio, e presuppongono le stesse modalità di pagamento e cancellazione (vige la regola del “noleggio” del tempo del terapeuta che riserva un’ora intera al paziente, sia che esso ne faccia uso o meno), la necessità per il paziente di trovare un luogo in cui non sia disturbato o interrotto per la durata intera della seduta, oltre alla verifica della velocità della propria connessione internet per evitare rallentamenti o interferenze.
- C’è altro da sapere riguardo alla psicoterapia via Skype?
Potrebbe essere utile per chi legge ed è interessato dare un’occhiata alla sitografia sottostante, costituita da link ad articoli molto recenti sulla tematica. Per qualunque altra domanda, è sufficiente contattarmi alla sezione “CONTATTI”, o via Facebook alla mia pagina http://www.facebook.com/psicologo.idone.torino
Sitografia :
http://pb.rcpsych.org/content/37/4/144
http://www.apa.org/monitor/2012/03/virtual.aspx
http://www.theatlantic.com/health/archive/2014/12/the-skype-psychologist/382910/
http://www.psy.it/allegati/lg_distanza.pdf